Il pentagramma del diavolo
Perché la burocrazia è un alibi perfetto?
Se non si risolve il nodo cruciale della burocrazia il Paese non riparte. E purtroppo la burocrazia è un alibi perfetto per tutti gli attori in campo. Lo è per i politici, che ogni volta sostengono che le leggi ed i provvedimenti proposti vanno bene ma sono bloccati dagli apparati burocratici. Lo è per gli organi di controllo, che, a prescindere dagli effetti delle loro azioni sulla società e sull’economia, possono comunque dimostrare di aver compiuto il proprio dovere. Lo è per la stessa burocrazia che si sente vittima del caos delle norme, dell’ossessione dei controlli, della scarsità dei mezzi. È un alibi perfetto anche per la tecnologia che, se non riesce ad adattare le proprie logiche alle esigenze organizzative, accusa di resistenza all’innovazione gli apparati amministrativi. Infine, lo è anche per i cittadini, che cedono al senso di impotenza senza tentare alcuna reazione civica. Questo saggio si pone l’arduo obiettivo di smontare l’alibi perfetto, tentando di suggerire anche qualche possibile via d’uscita. Se nella prima parte il volume prende in considerazione gli alibi delle cinque aree critiche trattate (politica, magistratura, amministrazione, tecnologia e società), nella seconda propone al lettore elementi di riflessione su come, realisticamente, si possano finalmente immettere nelle Pubbliche amministrazioni italiane enzimi di reale cambiamento. Un cambiamento che ha bisogno di un approccio innovativo che sappia intervenire sul binomio organizzazione-formazione, agendo con logiche di sistema e ad un tempo approcci puntuali.
Disponibilità: €23,00 – 9788835108535
Edizione: Franco Angeli, Milano, 2020, pp. 178
Formato: 14×22 cm, brossura con alette